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1998-2002
PIAZZA ANGELO MAJ
SCHILPARIO BG
con Attilio Stocchi
Due differenti suggestioni per la piazza di
Schilpario: la figura del Maj, filologo e scopritore
dei palinsesti, e lo straordinario ambiente montano
della Val di Scalve. La piazza è divenuta palinsesto
essa stessa, si è fatta pagina che lascia riemergere
appena accennati, scolpiti o sbalzati, brani scelti
dell'ode che Leopardi dedicò ai grandi d'Italia. E
sull'asse geometrico del luogo, la grande griglia in
fusione di ghisa asseconda l'allineamento est-ovest
della valle ponendosi come asse graduato e chiave di
lettura di una più complessa operazione che sovrasta
il disegno urbano per porsi quale intervento di
Land Art, capace di rievocare l'orografia della
valle e richiamare a terra, nel disegno della
pavimentazione, le cime delle montagne e gli
sprofondi delle miniere, la luminosa trasparenza del
cielo e il nero specchiante dei laghi alpini in un
insieme di luci e di ombre, di pieni e di vuoti, di
positivi e di negativi che raccontano della vita
dell'uomo. |